giovedì 2 agosto 2012

Il morbo di Alzheimer

Venne descritto all'inizio del secolo dal patologo Alois Alzheimer come un quadro caratterizzato dalla pardita di neuroni, presenza di placche neuritiche e degenerazione neurofibrillare nel cervello di persone dementi che dopo la morte erano giunte alla sua osservazione. Recentemente grande significato è stato dato alla presenza di deposito di sostanza beta amiloide ed ai deficit di neurotrasmettitori, riscontrati nel tessuto cerebrale dei soggetti affetti dalla malattia.
La certezza diagnostica si può avere soltanto con l'esame post mortem del tessuto cerebrale. La diagnosi clinica, supportata dagli esami strumentali può essere di conseguenza solo probabile o possibile, essenzialmente basata su criteri di esclusione. Sarebbe più corretto, pertanto, definire i pazienti affetti da tale quadro come portatori di demenza di "tipo" Alzheimer. Difficile è l'individuazione di una gerarchia di fattori di rischio per la malattia di Alzheimer, dato che una vera e solo causa determimante questa malattia non è stata con certezza individuata.
Serie di fattori di rischio o protettivi:
  1. il progredire dell'età è certamente correlato con l'aumento di frequenza dei casi di demenza
  2. stato familiare: il rischio è aumentato di tre volte qualora esista tra i familiare in caso di Alzheimer. 
  3. Esposizione a tossici. Collanti, pesticidi, alcool, solventi chimici ed in special modo l'alluminio sono correlati con il rischio di malattia.
  4. il buon livello di istruzione, come fattore protettivo, è a tutt'oggi oggetto di dibattito
  5. anche le carenze di alcune vitamine è stata messa in correlazione con l'insorgenza di deficit cognitivi
  6. la storia di un pregresso trauma cranico sembrerebbe significativa come fattore di rischio
  7. il fumo, fattore di rischio per cerebropatie vascolari, sembrerebbe invece un fattore protettivo per l'Alzheimer.
  8. L'Alzheimer sembrerebbe meno frequente nelle donne che hanno fatto uso di estrogeni in post menopausa
  9. anche i pazienti reumopatici che abbiano in maniera prolungata fatto uso di farmaci antifiammatori sarebbero meno esposti per la demenza
  10. turbe del sistema immunitario o l'infezione da parte di determinati virus lenti, sono stati ipotizzati come eventi causali della malattia
Il quadro sintomatico completo della DA si esprime con:
  • disturbi della memoria
  •  alterazioni del comportamento
  • deficit cognitivi
  • sindrome afaso-apratto-agnosica
Ci sono 3 stati dell'evoluzione della malattia : stadio 1( 1-3anni), stadio 2( 2-10anni), stadio 3( 8-12 anni).


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